venerdì 30 ottobre 2015

La Simbologia della danza del ventre

La danza del ventre, così come molte danze e culture, racchiude e custodisce una varietà di simboli.
Tali simboli hanno diversa valenza: maschile e femminile a seconda della chiave di lettura che utilizziamo.

Di certo, la danza del ventre è impregnata di simbolismo femminile essendo esse incentrata nel culto araico della Grande Dea.

Nel viver quotidiano diventa molto difficile utilizzare e gestire questi simboli perchè molti di essi, che abitano nella danza del ventre, furono presi dalle antiche religioni fondate sulla donna e reinterpretati in un contesto patriarcale a discapito del femminile. Il fatto che. nel tempo, numerosi simboli femminili si siano trasformati in simboli negativi può influire sfavorevolmente anche sul nostro modo di interpretare la danza del ventre e impoverirne lo spirito.

Bisogna far attenzione a non avere l'idea di danza del ventre come "danza della fertilità" con superficialità e pertanto è doveroso chiarire quando si parla dei simboli di fertilità e di fecondità di questa danza: essi vanno interpretati come simboli dell'anima e dell'eternità, incentrati sul princìpio vitale che attraverso la sessualità sostiene la vita. Mai tale danza va intesa come invitante all'atto sessuale, come molto spesso oggi la si vuole ridurre sia nella sua esecuzione sia nella sua osservazione.
I simboli di questa danza sono simboli di nascita e di morte e di ricreazione. Riguardo alla nascita essi alludono al parto come a una metafora, per designare l'accesso alla vita dello spirito e alla morte e per indicare un cambimento spirituale. Questa danza indica un percorso di crescita e, quindi, segna una rinascita.

Questa danza liquida, gravida e sospesa, non è in contrasto con il ritmo naturale del nostro corpo e può, anzi, svilupparsi lentamente. E' una danza che coinvolge completamente la danzatrice ma anche chi la osserva dall'esterno perchè è vissuta "dal di dentro": è sensuale e nutrita dal respiro e dalle emozioni. E' una danza ciclica di trasformazione ancorata nel ventre cosmico, nell'archetipo della Madre Profonda.

La ciclicità è espressa nei movimenti a cerchio della danza che si trasformano uno nell'altro in infinite figure che hanno il loro centro nell'ombelico e in tutto in corpo la loro circonferenza. Nell'ombelico si racchiude il mistero della vita stessa, l'energia sessuale, l'energia creatrice, il fulcro e l'equilibrio di ognuno di noi.

I benefici Psico-Fisici della Danza del Ventre

Francesca Della Volpe Ph
La Danza del Ventre è, forse, il legame più noto e forte che abbiamo con l'affascinante Mondo Orientale, questo mondo dai profumi inebrianti e dalle storie cariche di mistero e di fascino; le stesse storie che vedono protagoniste tante donne, donne che facendo ballare il loro corpo con la forza del loro spirito hanno incantato e intrattenuto e continuano a farlo (nonostante il concetto di questa danza sia stato oggi "imbastardito") migliaia di persone.

E' dall'Oriente, da questa danza che possiamo trarre tanti e tanti insegnamenti che vanno dal miglioramento fisico a quello psichico, a quello spirituale fino ad arrivare all'armonia tra le varie parti.


La società Occidentale ha completamente modificato e imbastardito in concetto chiave e profondo della danza del ventre, una danza espressione massima della femminilità, dell'energia primordiale creatrice e generatrice. Oggi una danzatrice del ventre viene vista come un intrattenimento di puro piacere per gli uomini, delle poco di buono che mettono in mostra il loro corpo per il soddisfacimento del piacere sessuale maschile, delle esibizioniste che seguono la "massa" della società odierna esibendosi in abiti succinti e provocanti.

Visione decisamente maschilista questa e sfido chiunque a dire il contrario! Del resto, noi donne siamo ormai con "assuefatte" a questa società che spesso cadiamo nell'errore di esser noi stesse maschiliste, prendendo come buone le teorie maschili, compiacendo l'uomo mettendo in mostra il nostro corpo. Ma la danza del ventre, la danza arcaica, l'origine e Madre di tutte le danze, il suo concetto puro è scevro da queste macchie maschiliste.

La Danza del Ventre prende origini nel Neolitico con la definizione di danza sacra, danza propiziatoria. Il  nome stesso porta l'attenzione sulla parte bassa del nostro corpo, il bacino, il nostro perineo, la sede di tutte le emozioni, sede del 2° e 3° chacka, sede della forza generatrice, creatrice.

Questa danza punta la sua attenzione tutta sulla sacralità dell'intimo femminile: nell'antichità il potere femminile era identificato con il potere sacro, e la donna era paragonata ad una divinità (numerosi ritrovamenti di statuette del periodo antico dalle caratteristiche forme femminili con grossi fianchi e seni prosperosi ne sono la testimonianza). Questa danza parlava della donna, della sua intimità, della sua sacralità, della sua unione con l'uomo, del sesso, della gioia e del parto, della rabbia, della forza e dell'eccitazione.

Parliamo di benessere femminile, del benessere fisico, psichico, sessuale, spirituale. Analizzando questa danza da un punti di vista medico, la prima cosa che salta alla mente è proprio il nostro amico Perineo, questo grande sconosciuto ma, a quanto pare, le nostre Ave sapevano decisamente il fatto loro e, con questa danza, ne avevano un'altissima percezione e allenamento. 

La danza del ventre è particolarmente adatta al corpo femminile: dona flessibilità, tonicità dei plessi maggiormente utilizzati quali braccia, spalle, bacino, ventre, gambe, modellando e giovando agli organi interni. I suoi movimenti sinuosi aiutano ad acquisite equilibrio e e flessibilità delle articolazioni, cosa che aiuta a ritardare l'osteoporosi.

I giovamenti fisici della danza del ventre riguardano il corpo in toto della danzatrice, ogni singolo apparato:

- APPARATO CIRCOLATORIO: i movimenti sinuosi migliorano la circolazione sanguigna apportano benefico anche al fastidio delle vene varicose e/o pesantezza alle gambe;

- APPARATO GASTROENTERICO: i movimenti del ventre, punto chiave di questa danza, favoriscono il corretto transito intestinale e la corretta digestione.

- APPARATO SCHELETRICO: scontato ma non molto è il beneficio a carico della colonna vertebrale e bacino osseo con la correzione di numerose viziature posturali come ad esempio la scoliosi.

- APPARATO GENITO-URINARIO: l'allenamento assiduo riduce i dolori mestruali e favorisce l'elasticità e il tono dei muscoli del pavimento pelvico prevenendo e/o curante numerose alterazioni  dello stesso come l'incontinenza urinaria, il dolore pelvico cronico (vaginismo, vulvodinia, vestibolite). Inoltre aiuta a migliorare la propria sessualità e a conoscere meglio il proprio corpo e, perchè no, anche a riconoscere il PUNTO G!


- GRAVIDANZA: la danza del ventre è per eccellenza il movimento preferito per la gravida
in cui convogliano movimenti del pilates, yoga e la sacralità di questa danza, agevolando le articolazioni, rendendole flessibili, rafforzando e tonificando i muscoli, soprattutto perineali, riducendo l'incidenza di patologia ostetrica e di distocia intrapartum, per non parlare delle lacerazioni!!!!

I benefici di questa arte antica non si limitano solo al corpo ma anche alla mente: come recita una nota massima latina: "Mens sana in corpore sano"!

Il clima di rilassamento, profonda concentrazione durante la lezione, induce la donna ad entrare in uno stato mentale personale scevro da stress. Inoltre, questa danza, annoverata nell'ambito delle fisiodanzaterapie, aiuta la donna a "vedersi bella", ad accettare il suo corpo bello così com'è, a vedersi Dea; nella danza del ventre la "ciccia in più" può solo esser motivo di vanto: le donne formose sono quelle più apprezzate!
Giovante è il clima di convivialità tra le danzatrici che trovano tra loro una sintonia, un unanime pensiero e spirito.

Sarebbe una cosa meravigliosa e decisamente utile fare qualche passo indietro e tornare alle origini della danza orientale per poterne comprendere tutto il suo profondo significato e il suo potere curativo.

La danza del ventre NON E' una danza per gli uomini ma una danza delle donne per le donne. E' la danza del sacro, la danza del femminino, la danza della creazione: non a caso nel passato, le donne della comunità erano solite danzare in cerchio attorno alla donna partoriente per supportarla e sostenerla nel travaglio e per dare il benvenuto al nascituro. Quindi uno stretto legame con la fertilità più che con la sessualità.