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Francesca Della Volpe Ph |
La Danza del
Ventre è, forse, il legame più noto e forte che abbiamo con
l'affascinante Mondo Orientale, questo mondo dai profumi inebrianti e
dalle storie cariche di mistero e di fascino; le stesse storie che
vedono protagoniste tante donne, donne che facendo ballare il loro corpo
con la forza del loro spirito hanno incantato e intrattenuto e
continuano a farlo (nonostante il concetto di questa danza sia stato
oggi "imbastardito") migliaia di persone.
E'
dall'Oriente, da questa danza che possiamo trarre tanti e tanti
insegnamenti che vanno dal miglioramento fisico a quello psichico, a
quello spirituale fino ad arrivare all'armonia tra le varie parti.
La società
Occidentale ha completamente modificato e imbastardito in concetto
chiave e profondo della danza del ventre, una danza espressione massima
della femminilità, dell'energia primordiale creatrice e generatrice.
Oggi una danzatrice del ventre viene vista come un intrattenimento di
puro piacere per gli uomini, delle poco di buono che mettono in mostra
il loro corpo per il soddisfacimento del piacere sessuale maschile,
delle esibizioniste che seguono la "massa" della società odierna
esibendosi in abiti succinti e provocanti.
Visione
decisamente maschilista questa e sfido chiunque a dire il contrario! Del
resto, noi donne siamo ormai con "assuefatte" a questa società che
spesso cadiamo nell'errore di esser noi stesse maschiliste, prendendo
come buone le teorie maschili, compiacendo l'uomo mettendo in mostra il
nostro corpo. Ma la danza del ventre, la danza arcaica, l'origine e
Madre di tutte le danze, il suo concetto puro è scevro da queste macchie
maschiliste.
La Danza del
Ventre prende origini nel Neolitico con la definizione di danza sacra,
danza propiziatoria. Il nome stesso porta l'attenzione sulla parte
bassa del nostro corpo, il bacino, il nostro perineo, la sede di tutte
le emozioni, sede del 2° e 3° chacka, sede della forza generatrice,
creatrice.
Questa danza
punta la sua attenzione tutta sulla sacralità dell'intimo femminile:
nell'antichità il potere femminile era identificato con il potere sacro,
e la donna era paragonata ad una divinità (numerosi ritrovamenti di
statuette del periodo antico dalle caratteristiche forme femminili con
grossi fianchi e seni prosperosi ne sono la testimonianza). Questa danza
parlava della donna, della sua intimità, della sua sacralità, della sua
unione con l'uomo, del sesso, della gioia e del parto, della rabbia,
della forza e dell'eccitazione.
Parliamo di
benessere femminile, del benessere fisico, psichico, sessuale,
spirituale. Analizzando questa danza da un punti di vista medico, la
prima cosa che salta alla mente è proprio il nostro amico Perineo,
questo grande sconosciuto ma, a quanto pare, le nostre Ave sapevano
decisamente il fatto loro e, con questa danza, ne avevano un'altissima
percezione e allenamento.
La danza del
ventre è particolarmente adatta al corpo femminile: dona flessibilità,
tonicità dei plessi maggiormente utilizzati quali braccia, spalle,
bacino, ventre, gambe, modellando e giovando agli organi interni. I suoi
movimenti sinuosi aiutano ad acquisite equilibrio e e flessibilità
delle articolazioni, cosa che aiuta a ritardare l'osteoporosi.
I giovamenti fisici della danza del ventre riguardano il corpo in toto della danzatrice, ogni singolo apparato:
- APPARATO
CIRCOLATORIO: i movimenti sinuosi migliorano la circolazione sanguigna
apportano benefico anche al fastidio delle vene varicose e/o pesantezza
alle gambe;
- APPARATO
GASTROENTERICO: i movimenti del ventre, punto chiave di questa danza,
favoriscono il corretto transito intestinale e la corretta digestione.
- APPARATO
SCHELETRICO: scontato ma non molto è il beneficio a carico della colonna
vertebrale e bacino osseo con la correzione di numerose viziature
posturali come ad esempio la scoliosi.
- APPARATO
GENITO-URINARIO: l'allenamento assiduo riduce i dolori mestruali e
favorisce l'elasticità e il tono dei muscoli del pavimento pelvico
prevenendo e/o curante numerose alterazioni dello stesso come
l'incontinenza urinaria, il dolore pelvico cronico (vaginismo,
vulvodinia, vestibolite). Inoltre aiuta a migliorare la propria
sessualità e a conoscere meglio il proprio corpo e, perchè no, anche a
riconoscere il PUNTO G!
-
GRAVIDANZA: la danza del ventre è per eccellenza il movimento preferito
per la gravida
in cui convogliano movimenti del pilates, yoga e la
sacralità di questa danza, agevolando le articolazioni, rendendole
flessibili, rafforzando e tonificando i muscoli, soprattutto perineali,
riducendo l'incidenza di patologia ostetrica e di distocia intrapartum,
per non parlare delle lacerazioni!!!!
I benefici
di questa arte antica non si limitano solo al corpo ma anche alla mente:
come recita una nota massima latina: "Mens sana in corpore sano"!
Il clima di
rilassamento, profonda concentrazione durante la lezione, induce la
donna ad entrare in uno stato mentale personale scevro da stress.
Inoltre, questa danza, annoverata nell'ambito delle fisiodanzaterapie,
aiuta la donna a "vedersi bella", ad accettare il suo corpo bello così
com'è, a vedersi Dea; nella danza del ventre la "ciccia in più" può solo
esser motivo di vanto: le donne formose sono quelle più apprezzate!
Giovante è il clima di convivialità tra le danzatrici che trovano tra loro una sintonia, un unanime pensiero e spirito.
Sarebbe una
cosa meravigliosa e decisamente utile fare qualche passo indietro e
tornare alle origini della danza orientale per poterne comprendere tutto
il suo profondo significato e il suo potere curativo.
La danza del ventre NON E' una danza per gli uomini ma una danza delle donne per le donne.
E' la danza del sacro, la danza del femminino, la danza della
creazione: non a caso nel passato, le donne della comunità erano solite
danzare in cerchio attorno alla donna partoriente per supportarla e
sostenerla nel travaglio e per dare il benvenuto al nascituro. Quindi
uno stretto legame con la fertilità più che con la sessualità.